La perdita dell’udito può verificarsi in qualsiasi momento, ma più comunemente si tratta di un lento e continuo declino che procede con l’avanzare dell’età. In altri casi può essere dovuto all’esposizione prolungata a rumori forti soprattutto sul posto di lavoro.
La diagnosi di perdita dell’udito è abbastanza semplice. Basta un esame audiometrico in cui si sentono suoni a frequenze e volumi differenti e il paziente deve solo alzare la mano non appena li percepisce. Questo valore è riportato su un grafico, detto audiogramma, che è la ‘fotografia’ del proprio udito.
La degenerazione uditiva è un processo lento e graduale che inizia già a 40 anni e per questo spesso non si ammette il proprio deficit. Tuttavia, ci sono alcuni campanelli d’allarme a cui prestare attenzione per evitare gravi conseguenze.
In questo articolo del blog parleremo del percorso che porta alla diagnosi di perdita dell’udito, delle sue cause e dei sintomi che accompagnano questo deficit.
Perdita dell’udito: Quali sono le cause?
Ci sono diversi fattori che possono causare perdita dell’udito. Le cause più comuni sono:
- invecchiamento dei tessuti che compongono gli organi dell’udito, in particolare le cellule ciliate della coclea;
- esposizione prolungata al rumore (soprattutto sul lavoro);
- farmaci ototossici. Si tratta di farmaci tossici per l’orecchio come alcuni antibiotici, agenti chemioterapici e diuretici. Il sintomo principale di questo tipo di ipoacusia è un improvviso calo dell’udito. Di solito, quando si interrompe l’assunzione di questi farmaci, l’udito torna alla normalità;
- infezioni virali che danneggiano le cellule nervose;
- trauma alla testa;
- tumori o malformazioni localizzate vicino al nervo uditivo.
La perdita dell’udito può essere causata anche da alcune malattie come la parotite, la meningite, la sifilide, il diabete e l’ipotiroidismo. In questi casi è consigliabile consultare il proprio medico di base che saprà indicare la terapia più idonea per la cura della malattia.
Tipi di perdita dell’udito
Esistono tre tipi principali di perdita dell’udito: neurosensoriale, conduttiva e mista. La più comune è l’ipoacusia neurosensoriale che rappresenta circa il 90% di tutti i casi. Si verifica quando c’è un danno all’orecchio interno o al nervo uditivo e può avere molte cause diverse come l’invecchiamento, l’esposizione a rumori forti, infezioni virali o farmaci ototossici.
L’ipoacusia neurosensoriale è generalmente irreversibile, ma negli ultimi anni sono stati fatti grandi progressi in termini di trattamenti e strategie riabilitative come l’utilizzo di apparecchi acustici.
La perdita dell’udito trasmissiva si verifica quando c’è un problema con la trasmissione delle onde sonore dall’orecchio esterno all’orecchio interno. Questo tipo di perdita dell’udito è solitamente causato da problemi con il timpano o gli ossicini nell’orecchio medio (catena ossiculare).
Le disabilità uditive trasmissive sono spesso temporanee e reversibili. Infatti, in molti casi possono essere trattati efficacemente con farmaci o interventi chirurgici.
Il terzo tipo di perdita dell’udito è mista che, come suggerisce il nome, si verifica quando si verificano contemporaneamente problemi trasmissivi e neurosensoriali.
I campanelli d’allarme per la perdita dell’udito
Come abbiamo detto, la perdita dell’udito è un processo lento e graduale che inizia già a 40 anni. Tuttavia, ci sono alcuni campanelli d’allarme che permettono di individuare il problema in modo tempestivo per evitare gravi conseguenze.
Ecco i principali sintomi da non ignorare:
- difficoltà a capire le conversazioni;
- sentirsi come se le altre persone stessero parlando sottovoce;
- bisogno di aumentare il volume della televisione o dell’radio per sentire bene;
- sentirsi esclusi dalle conversazioni;
- evitare situazioni sociali perché si fatica a seguire la conversazione;
- sentirsi stanchi o irritabili perché si fatica a concentrarsi su più fronti.
Se riconoscete questi sintomi non ignorateli e consultate il vostro medico che, dopo un esame audiometrico, saprà indirizzarvi al percorso più appropriato per la vostra situazione.
Trattamenti per la perdita dell’udito
I trattamenti per la perdita dell’udito variano a seconda del tipo di perdita e della gravità.
Nel caso di perdita dell’udito neurosensoriale, che è la forma più comune, non esiste un trattamento farmacologico specifico ma sono disponibili alcuni interventi per facilitare la comunicazione e l’integrazione sociale.
Parliamo di apparecchi acustici per i pazienti con una perdita uditiva lieve o moderata e di impianti cocleari per i pazienti con perdita uditiva severa o profonda.
Gli apparecchi acustici vengono personalizzati per le esigenze del singolo paziente e permettono di amplificare i suoni per facilitarne la percezione. Gli impianti cocleari, invece, vengono utilizzati per le persone con perdita uditiva profonda o severa perché permettono di trasmettere direttamente il suono al nervo uditivo.
In molti casi, la perdita uditiva conduttiva può essere trattata con interventi chirurgici per correggere il problema all’origine.
Nel caso di perdita uditiva dovuta a problemi del timpano, per esempio, è possibile effettuare un intervento chirurgico (timpanoplastica) per ripristinare la membrana timpanica per consentire il passaggio delle onde sonore.
Infine, per la perdita dell’udito mista è generalmente necessario l’utilizzo di apparecchi acustici per trattare l’abbassamento dell’udito.
Prevenire è meglio che curare
Come per molte altre malattie, anche per la perdita dell’udito è meglio prevenire che curare.
Per questo motivo è importante sottoporsi a regolari controlli audiometrici per identificare eventuali problemi in modo tempestivo e intervenire per tempo.
Inoltre, è importante prestare attenzione ai campanelli d’allarme che abbiamo elencato in precedenza perché, se ignorati, possono portare a gravi conseguenze come l’isolamento sociale, la depressione e il declino cognitivo.
Infine, per prevenire la perdita dell’udito è importante proteggere le orecchie dai rumori forti.
In particolare, se lavorate in ambienti rumorosi è importante utilizzare delle protezioni per le orecchie per evitare di danneggiare l’udito. L’utilizzo di Otoprotettori sono una buona soluzione per proteggere le orecchie dai rumori forti.
In conclusione
La perdita dell’udito è un problema che colpisce un numero crescente di persone, sia per l’avanzare dell’età che per l’esposizione prolungata a rumori forti.
Se pensi di avere un problema di udito, non aspettare troppo a lungo per farlo controllare da un professionista. Prima inizi il trattamento, maggiori sono le tue possibilità di mantenere un udito sano per tutta la vita.
Nei centri Audisan organizziamo delle giornate dedicate alla prevenzione dell’udito effettuando dei test dell’udito gratuiti per tutti i nostri pazienti.
Non esitare a contattarci per fissare un appuntamento o per ricevere maggiori informazioni sulla perdita dell’udito e sui nostri servizi.